Elogio alla banalità del quotidiano
TINO STEFANONI
Elogio alla banalità del quotidiano
Inaugurazione: sabato 29 marzo alle ore 18
Durata: 29 Marzo – 10 maggio 2008
In galleria il catalogo edito da Silvana Editoriale con testo critico di Angela Madesani.
La Galleria Melesi prosegue la stagione espositiva con una mostra personale di Tino Stefanoni (Lecco, 1937) che presenta i lavori dal 1968 al 1975 noti come “Le tavole degli oggetti quotidiani”.
Il suo lavoro, che pure non appartiene in senso stretto all’arte concettuale, si è sempre sviluppato nella stessa area di ricerca dall’inizio a oggi con grande coerenza.
In questi anni appaiono gli oggetti su tela grezza: penne, matite, tavoli, flaconi. Sono gli oggetti del suo mondo. Quelli che si ripetono, che vivono ogni giorno accanto a lui.
Stefanoni analizza e svela il meccanismo della pittura. Squadra la superficie come un architetto, disegna e talvolta colora gli oggetti, li numera, li cataloga. Tutto è tenuto sotto controllo.
E’ un rigore mentale che rimanda alla sua natura precisa, tesa a trovare una motivazione e un senso per ogni cosa. Con la pittura, con il disegno a tutto effetto, con il timbro.
Stefanoni inscena un elogio della banalità, in una dimensione di ricerca della normalità delle cose, in linea con quanto altri intelligenti protagonisti del panorama artistico di quegli anni facevano.
“Il suo – scrive Angela Madesani in catalogo – è il tentativo riuscito di rivestire la realtà di un’ironia sottile, di un umorismo raffinato talvolta paradossale. La tensione è nei confronti della purezza dell’immagine. Le linee che utilizza sono relativamente poche.
Il suo interesse è a presentare le cose più che a rappresentarle”.