SIMONA UBERTO

La vetrina invita i passanti all’ormai tradizionale evento di presentazione e degustazione del Panettone d’Artista di Molino Colombo.
Per questo Natale 2023 l’artista scelta è Simona Uberto che ha realizzato l’opera “Casetta” per la scatola del panettone artigianale di Maurizio Bonanomi.
Sabina Melesi spiega così l’opera: “La sintesi espressiva ricorda i disegni d’infanzia, una casetta definita da semplici linee geometriche, un quadrato per le pareti, un rettangolo per la porta e un triangolo per il tetto. Anche la casa di Simona Uberto si presenta così, con queste forme, i muri e il tetto però non sono semplici linee, ma sono le parole scelte da Molino Colombo per raccontare i valori delle persone che ci lavorano. Passione e amore in alto al vertice, in rosso. Famiglia e arte nel cuore della casa. Crescita, innovazione, cultura, tradizione, conoscenza, consapevolezza e condivisione per le fondamenta e i muri portanti.”
Per Uberto la casa è tale quando è luogo abitato che accoglie chi la abita e chi la condivide. Una casa aperta a tutti gli inevitabili cambiamenti, costruita con le parole buone, dette e pensate, che si lascia attraversare. Parole che ci definiscono e come un abbraccio ci avvolgono e ci proteggono.

Completano lo spazio due opere della serie Inquadratura del 2004. Due gruppi di quattro lastre, cm 24 x 18 ognuna, in ottone traforate a mano e verniciate. L’immagine rappresenta la classica inquadratura fotografica della persona che viene sottratta e sostituita dal vuoto. Diventa un contorno, un’icona, un personaggio, una storia aperta.

SIMONA UBERTO nasce a Savona il 12 luglio 1965. Vive e lavora a Milano. È professore ordinario di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove ha compiuto gli studi artistici. Dal 1989 espone in mostre personali e collettive, presentando sculture e installazioni con l’uso della fotografia. La ricerca artistica è caratterizzata dall’indagine sui confini, intesi come confini personali, sociali e territoriali. Un rapporto in continuo mutamento tra dentro e fuori, che va a delineare spazi diversi, nuovi territori da esplorare. Uberto gioca con le sagome umane ispirate dal quotidiano e isolate dallo scatto fotografico o dalle silhouette svuotate della loro identità.