Fabrizio Dusi
Dusi ama “stare addosso” alle sue comparse senza segni particolari, immagini allegoriche di una vita sociale spremuta nel contesto circoscritto del gruppo. Un gruppo di studenti. Un gruppo di impiegati, con giacca e cravatta annodata stretta. Un gruppo di famiglia (appunto) che si stringe dentro l’obiettivo di una macchina da presa, nel tondo di un mirino, per una foto che li immortali sorridenti. Mica tanto. Non ridono mai gli uomini di Dusi. E chiediamoci perché.